Posizionata in collina Santa Maria del Cedro ha origini più moderne rispetto all'antica frazione di Marcellina, erede della città di Laos.
L'odierna Santa Maria del Cedro fu fondata nel XVII sec. dalla comunità di Abatemarco a seguito di un alluvione che distrusse il borgo. L'antico nucleo costituito dal Casale, un piccolo gruppo di case, appartenne al feudo dei Brancati di Napoli insieme alle località di Orsomarso, Grisolia e Marcellina fino all'unità d'Italia con il nome di Cipollina, che significa luogo al di qua della città del Pollino.
I campi sono coltivati a vite, ulivi e agrumi, in particolare gli abitanti del luogo si dedicano alla coltura del cedro, in quanto il clima mediterraneo ne ha favorito la produzione con varietà molto pregiate e conosciute in tutto il mondo.
Di sicuro interesse i resti dell'abitato alto-medioevale con i ruderi dell'imponente castello Abatemarco; l'acquedotto normanno; la chiesetta di Sant'Andrea situata all'entrata della cittadina, i ruderi risalgono a una struttura basiliana o bizantina come attestano gli affreschi al suo interno; la chiesa Nostra Signora del Cedro; la chiesa dello Spirito Santo, situata nel centro storico, costruita negli anni '50 dal popolo. Dal 2014 custodisce una reliquia di San Giovanni Paolo II; la torre normanna; il Carcere delle Imprese.
Recentemente nel centro storico è stato girato un docu-film dove si racconta la storia della cittadina.
Santa Maria del Cedro CS torre Nocito
Le torri normanne
Sul territorio santamariota sono presenti i ruderi di tre torri di avvistamento: Torre Longa, Torre Nocito e Torre Sant'Andrea, in passato collegate tra di loro per scampare ai pericoli delle invasioni nemiche del periodo.
In località La Bruca esisteva un'altra torre, diversa dalle precedenti e costruita nel XVI sec. dal volere di Carlo V; con le altre torri costiere costituiva il sistema difensivo e di comunicazione lungo la costa del Regno di Napoli. Purtroppo, negli anni '60, questa torre è stata adattata a civile abitazione, privandola di tutta la bellezza e il fascino di un'epoca antica.
Carcere delle Imprese
In località Impresa troviamo il Palazzo Gabriele Marino, una costruzione medioevale dedicata all'omonimo architetto che ne ha curato i lavori di restauro, i quali hanno subito un rallentamento per il ritrovamento di frammenti di ceramiche di epoca ellenistica e romana.
Il Palazzo nel XVI sec. era denominato "l'Impresa della Marchesa" o "Impresa Vecchia", dove si coltivava e produceva la cannamela dalla quale si estraeva lo zucchero. Il nome Carcere dell'Impresa risale ad epoche più recenti, dove contadini e detenuti erano obbligati a coltivare e produrre olio e vino.
Oggi è sede del Museo del Cedro, dell'Accademia Internazionale del Cedro fondata da Francesco Galiano nel 1999 per diffondere e promuovere la cultura e la storia del cedro nel mondo e del Museo de Re Rustica dedicato alle tradizioni contadine e alla cultura calabrese.
Santa Maria del Cedro CS Castello Abatemarco
Castello Abatemarco
Meglio conosciuto come castello di San Michele, in quanto il nome deriverebbe dall'Abazia omonima; il feudo dell' Abatemarco nato intorno al castello fece sorgere la cittadina di Santa Maria del Cedro.
La rocca fu conquistata dai Normanni nel 1060 e con l'arrivo dei monaci Basiliani sorse l'Abazia, sede del loro ordine che passato dal Monachesimo Basiliano a Monachesimo Benedettino, diventò un importante collegamento con l'Abazia di Montecassino.
Il feudo includeva le Torri di guardia La Bruca, la Torre di Sant'Andrea e dell'Impresa per contrastare le invasioni nemiche.
Sede delle grandi famiglie del tempo, tra queste Arturo Pappacoda siniscalco di re Ladislao, al quale si deve la statua di legno d'ulivo di San Michele trovata nella chiesetta del castello, e proprio per questo motivo venne chiamato dagli abitanti Castello di San Michele.
All'inizio del XIX sec., periodo della guerra d'insurrezione calabrese, il castello fu bombardato dai francesi distruggendolo in gran parte, i superstiti fondarono nella zona più alta un altro borgo: l'attuale Santa Maria del Cedro.
fonte: archeo calabria, comune santa maria del cedro